Gli stabilizzanti dell’umore. Litio, carbolithium, lyrica, tegretol, depakin, neurontin, lamictal, depamag

Questi farmaci fanno parte di un gruppo eterogeneo di composti utilizzati nella prevenzione e nella terapia degli Episodi Maniacali e Depressivi. Buona parte di queste molecole appartiene alla categoria dei farmaci anti-epilettici, ma trova impiego anche come stabilizzante del tono dell’umore, in particolar modo nel disturbo bipolare (o bipolarismo). Nella pratica clinica, tuttavia, gli stabilizzanti dell’umore si adoperano anche in situazioni diverse dal disturbo bipolare: trovano infatti largo impiego nei quadri di involuzione cerebrale, senile e non, in cui vi è prevalenza di agitazione; in alcuni disturbi della personalità in cui è presente una marcata componente di impulsività e aggressività; in alcune forme ansiose di notevole gravità che risentono poco del trattamento con benzodiazepine o antidepressivi.

Riportiamo una descrizione dettagliata dei più comuni farmaci di questo tipo.

Litio carbonato (Carbolithium)


Il Litio (Carbolithium) trova largo impiego nella prevenzione delle riacutizzazioni maniacali o depressive, come terapia delle depressioni monopolari (come coadiuvante degli antidepressivi), nelle forme farmacoresistenti a queste molecole, nelle Psicosi Schizoaffettive associato ai neurolettici. Somministrato quasi esclusivamente come Carbonato di Litio, è disponibile in compresse o capsule da 150 e 300 mg.  E’ fondamentale monitorare i livelli plasmatici del litio (litiemia). Sono infatti riconosciuti come terapeutici livelli ematici compresi tra 0.6-1.2 mEq/l,; al di sotto di questo range la sostanza non ha effetto mentre al di sopra compaiono effetti collaterali e tossici. La terapia con il litio (Carbolithium), considerate le forme cliniche per le quali viene impiegato, viene assai spesso protratta per vari anni. Sintomi da sovradosaggio possono manifestarsi già a 1.5 mEq/l e sono rappresentati da nausea e vomito, diarrea, tremori grossolani, polidipsia e poliuria, cefalea, edemi alle parti declivi, disturbi dell’equilibrio. Il Carbolithium esercita anche una lieve azione ipotiroidea per cui è necessario sottoporre il paziente ad un controllo degli ormoni tiroidei prima d’ iniziare la terapia. Spesso determina un cospicuo aumento di peso, soprattutto nei pazienti in trattamento molto prolungato.

Carbamazepina (Tegretol)


La carbamazepina (Tegretol), farmaco di prima scelta nella terapia delle nevralgie del trigemino e delle epilessie del lobo temporale, si è rivelato un ottimo composto da impiegare sia nella terapia che nella prevenzione delle crisi maniacali, da solo o più spesso in associazione con Neurolettici e Sali di Litio; nella prevenzione delle ricadute depressive in corso di depressioni ricorrente; nella terapia di sindromi psichiatriche e psicoorganiche caratterizzate da deficit del controllo degli impulsi; nella terapia dei gravi stati ansiosi in alternativa alle Benzodiazepine. Il Tegretol viene somministrato sotto forma di compresse da 200 e 400 mg. con una dose iniziale di 100-200 mg., per raggiungere un dosaggio di mantenimento della carbamazepina compreso tra i 600 e i 1200 mg.. Così come il litio, anche la carbamazepina (Tegretol) è dosabile nel sangue. Il range terapeutico viene considerato compreso tra i 4 e i 10 microgrammi/millilitro. Generalmente ben tollerata, la carbamazepina (Tegretol) può indurre rush cutanei, leucopenia, piastrinopenia, atassia, diplopia e vertigini. Questi ultimi effetti sono spesso legati a sovradosaggi accidentali o provocati dai pazienti stessi.

Valproato di Sodio (Depakin e Depakin Chrono)


Il Valproato di Sodio (Depakin e Depakin Chrono), farmaco anticomiziale di prima scelta nella terapia del Piccolo Male epilettico, può essere utilmente impiegato nella terapia e nella prevenzione delle crisi maniacali, così come nella terapia dei gravi stati ansiosi, associati o meno a Disturbi dell’Umore. Dotato di maggiore attività sedativa rispetto alla Carbamazepina (Tegretol), il Depakin è disponibile in capsule da 200 e 500 mg. e viene somministrato in dosi comprese tra i 1000 e i 2000 mg. allo scopo di ottenere dei livelli plasmatici di valproato di sodio pari a 50-100 microgrammi/millilitro. In caso di sovradosaggio del Depakin possono comparire alterazioni dello stato di coscienza quali torpore e sopore, evitabili mediante un monitoraggio dei livelli plasmatici del farmaco.

Gabapentin (Neurontin)


L’efficacia del Gabapentin (Neurontin) nel trattamento della mania acuta o nella depressione bipolare al momento non è supportata da convincenti studi; comunque, nella pratica clinica è stata osservata, quando utilizzata in associazione, un’azione positiva nel trattamento di quadri bipolari con marcata sintomatologia ansiosa o in alcuni disturbi d’ansia. In genere è un farmaco ben tollerato, non richiede un dosaggio ematico e non presenta interazioni farmacologiche importanti: ciò rende maneggevole l’associazione con altri stabilizzanti quali litio, carbamazepina, valproato e lamotrigina. In ambito psichiatrico viene utilizzato a dosaggi variabili da 300 a 1.200 mg/die. Gli effetti collaterali sono dipendenti dalla dose e possono comportare sedazione, vertigini, cefalea, nausea, diarrea.

Lamotrigina (Lamictal)


La lamotrigina (Lamictal) è un farmaco di più recente introduzione rispetto agli stabilizzanti riportati sopra. Il Lamictal si utilizza a un dosaggio compreso tra i 100 e i 200 mg/die. È sufficientemente maneggevole e la somministrazione non prevede esami specifici prima e durante il trattamento. I dati a disposizione controindicano l’uso di lamotrigina durante la gravidanza e l’allattamento. Tra gli effetti collaterali del Lamictal sono da segnalare reazioni cutanee che si manifestano generalmente nelle prime 8 settimane (ma possono presentarsi anche nelle fasi successive del trattamento). Tale problematica può essere contenuta iniziando con bassi dosaggi di lamotrigina che vanno incrementati lentamente.

Oxcarbamazepina (Tolep)


L’oxcarbamazepina (Tolep) ha una struttura chimica simile alla carbamazepina così come è simile il suo profilo antiepilettico. Come antiepilettico viene utilizzato a dosaggi compresi tra 600 e 2400 mg/die; secondo alcuni studi sembrerebbe avere un’attività antimaniacale simile a quella del litio. Come per il gabapentin e il topiramato, al momento, non vi sono studi sufficienti per formulare conclusioni definitive sulle sue indicazioni in ambito psichiatrico. L’effetto collaterale segnalato più frequentemente è la cefalea.

Topiramato (Topamax)


Il topiramato (Topamax) è un farmaco introdotto di recente, che appartiene alla classe degli antiepilettici (nell’epilessia si utilizza a dosaggi compresi tra 200 e 500 mg/die) e, al momento, non vi sono studi sufficienti per formulare conclusioni definitive sulle sue indicazioni in ambito psichiatrico.

Pregabalin (Lyrica)


Il pregabalin (Lyrica) è una farmaco di recente commercializzazione, che viene impiegato prevalentemente per il trattamento del dolore neuropatico e nei quadri ansiosi.

Valproato di Magnesio (Depamag)


Va tenuto in considerazione, che è prassi clinica utilizzare anche alcuni farmaci neurolettici atipici (es. olanzapina) con funzione di stabilizzante del tono dell’umore nei pazienti bipolari.

Nessun commento:

Posta un commento